Esiste nelle scienze economiche un’importante tradizione, attualmente dominante, soprattutto in macroeconomia, secondo la quale il mercato del lavoro è, da tutti i punti di vista, eguale a qualunque altro mercato. […] Ma, tra economisti non é per nulla ovvio che il lavoro sia un bene sufficientemente differente dai carciofi e dagli appartamenti da affittare, tale da richiedere un differente metodo di analisi.
(Il mercato del lavoro come istituzione sociale – Robert M. Solow)
É difficile dare una definizione univoca al mercato del lavoro. Essenzialmente, secondo una visione puramente economista, è quel luogo nel quale si incontrano la domanda, data dai lavoratori, e l’offerta, data dagli imprenditori. Ma, se rileggiamo Solow, scopriamo che la definizione non può essere così riduttiva, infatti possiamo individuare tre peculiarità relative a questo particolare mercato:
- nella visione microsociologica il mercato del lavoro è una costruzione sociale in cui i lavoratori e le imprese costruiscono l’ambiente nel quale operano. Viene dunque rifiutata la visione, meramente economica, che vede il mercato come un luogo asettico di incontro di domanda e offerta.
- nella visione macrosociologica i comportamenti e le scelte sono determinati dai sistemi di status e dai rapporti sociali in cui gli attori sono embedded (ossia socialmente inseriti).
- Nella prospettiva intermedia l’individuo è inserito in reti interpersonali che condizionano:
- il grado di lealtà adoperata;
- la quantità di risorse impiegate e ricavate.
- il suo sistema di preferenze.
Il mercato del lavoro rispecchia la società nel quale si sviluppa, sia per gli aspetti positivi, sia negativi. In definitiva gli obiettivi economici sono preponderanti ma allo stesso tempo si combinano con la ricerca di socialità e di potere.
Le variabili nel mercato del lavoro
Per capire quali sono le variabili che influenzano il mercato del lavoro si usano degli indici che analizzano la situazione dell’occupazione e dell’offerta di lavoro. Attraverso l’analisi di questi indici, ricavati da valutazioni sociologiche, matematiche e statistiche, possiamo capire come va il mercato del lavoro e di cosa ha bisogno in un determinato periodo storico e, mettere in campo degli interventi mirati a soddisfare le esigenze sia dei lavoratori che dei datori di lavoro. In questa ottica la formazione è fondamentale per affrontare le sfide che questo mercato ci pone. Infatti la costante ricerca sul territorio e la forte interazione con le realtá territoriali, ci permette di indirizzare verso determinate professioni i lavoratori e, al contempo, soddisfare l’offerta.
Sotto questo punto di vista non possiamo scordare di nominare le skills, ovvero le competenze specifiche che ha un determinato lavoratore. Queste si apprendono nel tempo e un costante aggiornamento permette di svilupparle più velocemente, in quanto queste possono essere utili solo per un determinato periodo di tempo.
Anche nel nostro Paese le abitudini e gli stili lavorativi stanno mutando; a fianco ai lavori “tradizionali” iniziano a nascere nuovi lavori che richiedono ampie competenze tecnologiche, conoscenze specifiche e disponibilità ad adeguarsi alle sfide del mercato.
Il mercato del lavoro moderno e uno sguardo all’Italia
Come abbiamo visto il mercato del lavoro è in continua evoluzione e sempre più dinamico e imprevedibile. Nel corso degli anni alle professioni tradizionali se ne sono affiancate altre, create dall’innovazione tecnologica crescente e dagli sviluppi del web.
Con 4° rivoluzione industriale si indica una tendenza dell’automazione industriale che integra alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro, creare nuovi modelli di business e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti.
In questo contesto la produzione di massa lascia il posto a una produzione di beni e servizi personalizzati, unici e su misura. Prende così forma un’economia “on demand”, “just in time”, dove la competitività delle imprese si misura in base alla capacità di soddisfare perfettamente le richieste del consumatore. Il pieno gradimento del cliente costringe le imprese a investimenti, spesso consistenti, volti a intensificare il grado di specializzazione nei diversi ambiti produttivi: ecco perché nella nuova economia e, in particolare, nella nuova industria, assume un ruolo di crescente importanza la formazione tecnica e professionale, che assurge a minimo comune denominatore delle 5 sfide che Assolavoro ha prospettato per il moderno mercato del lavoro.
- Lotta al lavoro nero o sommerso
- Aumento dell’occupazione giovanile
- Superare la rigida distinzione tra formazione e lavoro
- Incentivare la formazione costante del lavoratore
- Aumento della collaborazione tra il settore pubblico e quello privato che compongono la rete dei servizi per il lavoro
La personalizzazione della domanda che caratterizza i diversi settori produttivi richiede infatti un grado sempre maggiore di specializzazione da parte delle imprese, le quali si affacceranno sul mercato del lavoro alla ricerca di personale con le elevate competenze tecnico-professionali e trasversali che le moderne agenzie per il lavoro sono chiamate ad erogare. (A. Tundo)
Noi di cifap formazione ci occupiamo di formare le professionalità richieste dal mercato del lavoro, attraverso corsi di formazione e valorizzazione delle risorse umane per svariati settori. Grazie alla costante presenza sul territorio e alla connessione con le parti sociali possiamo operare attivamente e in maniera mirata per la formazione professionalità specifiche.