“Centrali sono le politiche attive del lavoro. Affinché esse siano immediatamente operative è necessario migliorare gli strumenti esistenti, rafforzando le politiche di formazione dei lavoratori occupati e disoccupati […] Siamo chiamati a disegnare un percorso formativo che combini la necessaria adesione agli standard qualitativi richiesti, anche in panorama europeo con innesti di nuove materie e metodologie e coniugare le competenze scientifiche con quelle dell’area umanistica e del multilinguismo. Investire sul personale docente per allineare l’offerta educativa alla domanda delle nuove generazioni”
(Mario Draghi, discorso per la fiducia al Senato)
Questi due passaggi, estratti dal lungo discorso che il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha tenuto al Senato, sono significativi e riguardano da vicino il problema della formazione e della riqualificazione professionale nel nostro Paese. Secondo Draghi uno dei problemi da affrontare con serietà e decisione è quello dell’educazione, non solo scolastica ma anche di tutta la sfera della formazione professionale. Il nostro Paese ha gli strumenti per fare questo, ma sono deboli e in molti casi la domanda e l’offerta di lavoro non corrispondono e, purtroppo, la scarsa formazione e la mancanza di aggiornamento professionale rendono difficile il formare un mercato del lavoro snello e flessibile, dove i lavoratori, e le loro competenze, dovrebbero essere protagonisti.
Abbiamo già analizzato il mercato del lavoro, le sue dinamiche e i suoi attori e come non sempre la domanda e l’offerta si incontrino nel punto migliore, anzi, a volte, corrono parallele senza mai incrociarsi. Questo avviene per diversi motivi, ma il più evidente è la netta separazione tra la sfera dell’istruzione e della formazione e il mondo del lavoro.
Idealmente queste due sfere dovrebbero viaggiare all’unisono, offrire lavoratori preparati per svolgere tutte le attività produttive necessarie e, al contempo, offrire personale preparato ad affrontare le nuove sfide che il mercato del lavoro ci mette davanti.
Il Presidente ci ha fatto capire che il nostro Paese ha bisogno di competenze scientifiche di alto livello, di costanti corsi di aggiornamento professionale e di ampliare le conoscenze linguistiche, in modo che le nostre aziende e i nostri lavoratori possano avere maggiori possibilità di occupazione e crescita professionale anche in un panorama atlantista. Non si deve più aspettare ma giocare d’anticipo.
In questo nuovo contesto che si sta delineando si inseriscono senza dubbio i centri di formazione professionale come noi di Cifap Formazione.
Questi, attraverso la proposta formativa, diventeranno indispensabili per la formazione continua, cioè durante il periodo lavorativo degli occupati. La sfida che ci attende è quella di cercare delle docenze sempre più preparate per organizzare costanti e utili corsi di formazione che possano far apprendere ai lavoratori già occupati nuove competenze specifiche, in modo da accrescere la loro professionalità da mettere a disposizione dell’azienda. Al contempo i corsi di riqualifica, destinati agli inoccupati o a chi vuole intraprendere una nuova attività lavorativa, dovranno prevedere alti standard qualitativi e dovranno essere calibrati in base alle opportunità lavorative che il mercato del lavoro propone.
Una nuova sfida è data dalla digitalizzazione. Nei prossimi anni, grazie alla rapida diffusione della banda larga e del 5g si creeranno diverse opportunità lavorative e saranno necessarie nuove professionalità. Lo sappiamo, il mondo del web è sempre in rapida evoluzione ed è in questo contesto che dovranno muoversi le proposte di aggiornamenti professionali, che dovranno essere ancora più attente ai nuovi contesti lavorativi e costruite su misura per soddisfare un cambiamento che a volte può essere repentino. Dall’altra parte i lavoratori e le aziende devono essere incentivate ancora di più a accrescere le proprie competenze e conoscenze.
Ci troviamo di fronte a una grande sfida che ci terrà testa nei prossimi anni. Il nostro impegno deve essere massimo. Come ente di formazione noi di Cifap Formazione dobbiamo raccogliere questa nuova sfida e adoperarci per tramutare in realtà le indicazioni del Presidente del Consiglio, analizzando il mercato del lavoro, capendo quali saranno le nuove competenze che serviranno all’Italia in futuro e fare tutto il necessario per offrire una puntuale e completa formazione professionale.